Siccità in Italia. Quali sono gli eventi più significativi del passato più recente?

L’Italia sta attraversando un periodo di siccità molto pesante soprattutto in alcune zone. I fiumi sono ad un livello veramente preoccupante. I contadini hanno prospettive molto negative per l’estate che sta arrivando e in molti stanno investendo in nuove tecnologie per il risparmio dell’acqua. Sulle montagne la neve scarseggia e tanti studiosi affermano che il tutto sia legato al surriscaldamento globale. La temperatura media sta infatti aumentando e  gli eventi atmosferici diventano sempre più estremi.

Ma quali sono stati gli eventi siccitosi che hanno interessato il nostro paese nel passato più recente? Partiamo dal 1954 quando per ben 5 mesi le piogge non interessarono soprattutto il sud del paese. Nel 1959 alcune regioni come Sardegna, Piemonte, Liguria ed Emilia per più di tre mesi, vennero interessate da mancanza di piogge. Nel 1962 il nostro belpaese rimase all’asciutto per più di 100 giorni. In Sicilia per quasi sei mesi non ci fu nemmeno l’ombra di una goccia di acqua. Nel 1976 il fiume po arrivo ad un’altezza minima di 335 metri. Nel mese di giugno ci fu un’afa incredibile con temperature al di sopra dei 40 gradi. Anche in questa annata la zona che soffri di più fu il nord ovest come poi accadde anche nel 1980. Il 1989 rimase alla storia per la mancanza di neve. Il clima molto mite sciolse anche quel po di coltre che si era depositata sulle vette più alte. La siccità si verifico nel periodo autunno-inverno che generalmente è quello più piovoso. Nel 1990 a causa della siccità si arrivo al razionamento idrico in molte città. Nell’anno 2000 ancora in nord ovest dell’Italia fu protagonista di un periodo molto lungo senza pioggia. La mancanza di neve sulle montagne portò gravi danni al turismo.

Infine per concludere possiamo citare i recenti anni 2011 e 2015. Per quel che riguarda quest’anno e bene ricordare come l’Europa abbia avviato uno studio dell’impatto della mancanza di piogge sull’Italia settentrionale (oltre che su la Francia e la Spagna) e i dati appaiono molto preoccupanti. E’ chiaro che a questo punto sono necessari dei provvedimenti.

Direttore Responsabile Umberto Buzzoni
Avv. Anna Maria Calvano

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